Ematospermia: le tracce di sangue nello sperma e le possibili cause
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Con ematospermia si indica la presenza di tracce di sangue nello sperma. Questo problema può essere determinato da varie patologie più o meno gravi e a volte può essere un sintomo del tutto naturale che solitamente si risolve in poche ore o qualche giorno al massimo.
Nel caso diventi un problema ricorrente o costante sarà necessario però consultare uno specialista per essere certi che non si tratti di una problematica più grave come per esempio il cancro (ma resta una possibilità molto bassa). Il termine ematospermia deriva dalla parola greca che significa sangue. Questo problema è conosciuto fin dai tempi antichi.
SANGUE NELLO SPERMA - CAUSE DEL PROBLEMA
Lo sperma attraversa una serie di condotti prima di essere espulso, pertanto la perdita di sangue può essere situata in uno dei condotti attraversati dal liquido seminale nel suo percorso attraverso l'uretra. Se è presente una perdita, essa rilascerà del sangue che andrà a mescolarsi con lo sperma e con l'urina.
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Le cause più comuni della ematospermia sono la vescicolite (un'infiammazione delle ghiandole che producono il liquido seminale), cisti o calcoli nelle vescicole, la prostatite (l'infiammazione della prostata, generalmente causata da infezioni batteriche), l'ipertrofia prostatica benigna (patologia tipica delle persone anziane che implica un ingrossamento ed infiammazione della prostata), danni fisici ai condotti uretrali o, nei casi peggiori, un tumore.
Quindi, per riassumere, le cause più comuni del sangue nello sperma sono le infiammazioni della prostata o del condotto dell'uretra oppure delle lesioni ai capillari interni dovuti a traumi locali. Per esempio si possono verificare delle perdite di sangue a seguito di rapporti sessuali intensi o prolungati, a seguito di traumi fisici allo scroto o al pene, oppure in seguito ad operazioni chirurgiche come vasectomia o simili. Nei casi più gravi queste perdite potrebbero essere causate da malattie sessualmente trasmissibili come gonorrea, herpes genitale, tricomoniasi, clamidia, problemi ai capillari o cancro.
SANGUE NEL LIQUIDO SEMINALE - DIAGNOSI POSSIBILI
Sta al singolo paziente analizzare la propria situazione e decidere se è meglio parlarne con un medico o meno. Se si è a rischio di malattie sessualmente trasmissibili, se si hanno sintomi e dolore prolungati e se avete più di 40 anni dovreste sempre contattare un medico. Il medico procederà ad analisi più approfondite per dare una diagnosi corretta. Prima di tutto vi farà delle domande per assicurarsi che non abbiate subito recentemente operazioni chirurgiche e che non abbiate subito traumi nella zona interessata e cercherà di capire quali sintomi presentate e la frequenza di questi sintomi. Successivamente effettuerà un esame visivo e farà analizzare un campione di urine per verificare la presenza di particelle di sangue al suo interno.
A seconda del tipo di diagnosi vi verrà prescritta una terapia farmacologica oppure un semplice periodo di pausa dall'attività sessuale. Solo nei casi più estremi saranno necessari esami aggiuntivi e terapie più invasive.